Gian Carlo Calza, storico dell’arte nipponica, ha raccolto i migliori lavori dei graphic designer del Sol Levante in un bellissimo testo intitolato “L’arte del manifesto giapponese”.

Ci sono artisti a cui la cultura dell’immagine occidentale deve moltissimo e riguarda proprio la storia del manifesto, che anche grazie ai cambiamenti nelle tecniche di stampa ha dato il via alle locandine pubblicitarie.

A trovare citazioni ed esempi di tutto ciò abbiamo solo l’imbarazzo della scelta: Hara Hiromu, Matsuda Hirokazu etc.

E’ una cultura visiva che è nata con la stampa, ha abbracciato la fotografia e oggi attraversa il digitale; una memoria storica emotiva che viaggia verso il futuro visivo.